giovedì 29 agosto 2013

Il tempo dei meloni

Ieri abbiamo tagliato e gustato un melone, però siccome era tanto e non ne avevamo più voglia le fette avanzate le abbiamo messe via per gustarcele oggi. Stasera, quando l'abbiamo assaggiato nuovamente, Marito ha esclamato: "E' ancora più buono di ieri".

Io, un po' filosofa: "Eh, i meloni di settembre sono i più buoni."

Marito: "E' proprio vero!"

Io aggiungo: "E' perché non li tirano via subito, gli danno il tempo di maturare prima di raccoglierli!"

Marito, convintissimo: "E' proprio così, hai ragione!"

Pausa.

Io, pensierosa: "C'è solo un problema con la mia teoria..."

Marito: "Quale?"

Io: "Siamo ancora in agosto!"

Dovevate vedere la faccia di Marito ...

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Di tutta l'erba un fascio

L’altro giorno al super guardavo da lontano delle piantine nel reparto ortofrutta e ho pensato tra me e me: “Guarda che bella quell'erba cipollina” e dentro di me già pregustavo deliziose preparazioni culinarie… poi mi sono avvicinata e ho letto: “Erba gatta”.


Ehm, dubbio: che sia il caso che fissi un appuntamento con l’oculista per controllare  se mi servono lenti nuove?

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mercoledì 28 agosto 2013

Tablet o Tabletten

Sono partita per le vacanze senza festeggiare il mio compleanno. E' stato quasi un mese fa ed è stato il giorno prima della nostra partenza per il viaggio. Quel giorno ho avuto la conferma di qualcosa che in affetti sapevo già: mai preparare le valigie il giorno del proprio compleanno. Soprattutto dopo aver trascorso la mattina e oltre dalla pediatra, trovandosi dunque in ritardo con i propri programmi. Questo perché è praticamente impossibile riuscire a preparare i bagagli con tranquillità, dovendo rispondere al telefono ogni dieci minuti (e dovendo anche spiegare a tutti come mai al mattino avevi lasciato il telefono spento e non eri a casa ...). 

Pazienza non aver festeggiato, ma avanzo ancora il regalo da Marito. Due giorni prima eravamo stati in centro a cercare il nuovo zainetto per la scuola per Figlia e con l'occasione sono andata a prendermi un po' di smaltini colorati da portare in viaggio. Figlia ha voluto pagarli lei con i suoi soldini, quindi almeno lei si è messa a posto la coscienza. Ma nei giorni precedenti io avevo tentato invano di convincere Marito a prendere un tablet da portarci via in vacanza: avevo optato per questo tipo di regalo. ma niente, non c'è stato verso. Troppi dubbi su che cosa prendere, troppi pochi giorni per poter fare ricerche di mercato (considerato anche che in quei giorni mi sono ritrovata senza patente, perché l'ho lasciata scadere... oops!).

Marito ha promesso che avrebbe rimediato in Germania, ma io sono ancora qui che aspetto. E sì che ce l'aveva detto anche il farmacista. Uno degli ultimi giorni in Germania sono andata in una Apotheke (farmacia) a cercare un Hustenstiller (sedativo per la tosse).  L'Apotheker (farmacista) mi ha chiesto se lo volevo in Tropfen (gocce), ma essendo prossima intraprendere un viaggio in macchina io ho chiesto se aveva qualcosa di diverso e più pratico. Lui ha pensato un po' e poi mi ha consigliato delle Tabletten (compresse).

Appena uscita dall'Apotheke mi sono girata verso Marito e gli ho detto: "Visto che dovevi regalarmi un tablet? L'ha detto perfino il farmacista tedesco!"


PS - Queste Tabletten comunque erano schifose. Non so se ci sono in Italia, ma non le consiglio proprio.

martedì 27 agosto 2013

Cosa resterà...

… di questi anni ’80, cantava qualcuno. Ehm, no, in realtà di questa vacanza. Volevo scrivere un post profondo e poetico sulla sensazione di vuoto che ti resta quando sei tornato da una vacanza, invece alla fine sapete che cosa resta per davvero? Una bella tracheite, ecco cosa. A me la tracheite, a Figlia invece la bronchite. Beh, lei ce l’aveva già quando siamo partiti. Se l’era presa al mare.

Gli altri bambini di solito vanno al mare proprio per curarsi e prepararsi al lungo inverno che li aspetta. Mia figlia no, lei è stata bene tutto l’inverno, poi è andata al mare a luglio e si è beccata la tosse. Tornati a casa per qualche giorno di passaggio, prima di partire per la vacanza vera, l’ho portata dalla pediatra (non subito, perché naturalmente quella settimana lì la pediatra era in ferie!) che ha sentito un po’ di fischiettini e ha diagnosticato una bronchite. L’avrebbe dovuta curare con l’aerosol, ma non c’era il tempo, dato che partivamo il giorno dopo e dovendo andare all'estero non volevamo doverci portare via anche l’aerosol (erano già più che sufficienti i numerosi bagagli che portavamo con noi). Quindi la dottoressa le ha ordinato un antibiotico da prendere per bocca, ma non è stato risolutivo. Così Figlia è partita con la bronchite ed è tornata tale e quale (anzi no, si è aggiunta anche un po’ di sinusite).

Io invece ero partita sana, ma devo ringraziare Marito se invece sono tornata acciaccata, perché una notte ha tenuto la finestra aperta e mi sono risvegliata col mal di gola. Da lì è cominciata la tracheite e adesso ho questa tosse fastidiosissima e non posso dormire se non mi dopo di paracodina.  Siamo tornati venerdì pomeriggio e ieri ci siamo fatti il giro dei medici e farmacia (medico di base per me, pediatra per Figlia, dentista per me e 2 giri in farmacia).

Ah, per chi ancora non ne fosse a conoscenza, siamo stati in Germania. A causa dei farmaci che prende Marito non può prendere il sole, una vacanza al mare sarebbe stata quindi fuori luogo. Così abbiamo pensato di andare a visitare qualche altro paese europeo. Era da tanto che non ci concedevamo una vacanza di questo tipo, anzi era da tanto che non ci concedevamo una vacanza in generale.  


Abbiamo deciso di andare in Germania perché abbastanza vicina (in parte, anche il fatto che io parli un po’ di tedesco e che Figlia comincerà a studiare questa lingua a settembre ha influito un po’ nella nostra scelta) e dato che era la prima volta che ci allontanavamo dall’Italia (e dagli ospedali italiani!) da quando Marito ha subito il trapianto, avevamo un po’ di paura di spingerci più in là. Ma adesso che abbiamo preso coraggio e rotto il ghiaccio, stiamo facendo grandi progetti per i prossimi viaggi. Il viaggio in Germania ha incluso anche una piccola deviazione in Francia, ma questo ve lo racconterò un’altra volta. Ho intenzione, infatti, di raccontare tutto per filo e per segno, con dettagliato corredo di foto. Also, tschüß und bis bald ... (Allora, ciao e a presto).


lunedì 26 agosto 2013

Anniversario un giorno dopo

Era ieri. Ieri era nei nostri cuori. Ma in realtà lo è stato ogni giorno nell’ultimo anno. Non passa giorno senza che ci pensiamo. Senza che dentro di noi non proviamo un profondo senso di gratitudine. Il 25 agosto di un anno fa Marito è stato trapiantato. E’ difficile descrivere come e in quanti modi la nostra vita sia cambiata da allora. Tutte le parole che potrei trovare non renderebbero abbastanza l’idea. Se uno ci dovesse incontrare oggi e non conoscesse la nostra storia, penserebbe ad una famiglia normale, senza pensieri, non potrebbe mai immaginare attraverso quali percorsi tenebrosi siamo passati. A tutti coloro che dovessero attraversare simili sentieri, vorrei dire di tenere duro. Di non abbandonare mai la speranza. Perché là in fondo, alla fine, c’è una luce meravigliosa e prima o poi la raggiungerete.