martedì 11 febbraio 2014

Lunghi silenzi e acqua a catinelle



Ok, non ho più scritto per un po’, ma ormai ci siete abituati, no? 

La mia ultima blog-pausa semi-forzata è avvenuta per colpa di:


  •  Le vacanze di Natale, con Marito e Figlia a casa, la cui presenza costituisce già di per sé un ostacolo alla scrittura libera, sia in termini di tempo (in quanto è tutto un “Mamma, fammi questo” oppure “Moglie, ho bisogno di te”), sia perché ci si sente inibiti ad averli sempre intorno, appostati come falchi dietro di me, appena mi avvicino alla tastiera e allo schermo del pc … E naturalmente, durante le vacanze gran parte del tempo in cui si è svegli (visto che comunque si va a letto sempre più tardi e alla mattina difficilmente ci si alza prima delle 11, se non più tardi), lo si passa a fare compiti o a controllare che Figlia li faccia, oppure in giro da parenti e amici.

  • La fine del quadrimestre: che significa che quando Figlia ha ripreso la scuola, c’erano verifiche o interrogazioni quasi tutti i giorni ed è stata dura, anche per noi genitori, perché non siamo il tipo di genitori che lasciano che la propria figlia si arrangi… una volta siamo persino andati a dormire più tardi dell’1 di notte, per riuscire ad aiutare Figlia a completare tutti i compiti (non è che glieli facciamo noi, ma per lo meno le stiamo vicini quando deve farli). Fino a dicembre i compiti erano parecchi, ma riuscivamo comunque a gestirli, perché comunque ci si portava avanti tutti i giorni. A gennaio, invece, è diventato praticamente impossibile riuscire ad avvantaggiarsi.  Mi sono arrabbiata parecchio con Figlia, perché durante le vacanze continuavo a chiederle se c’erano compiti di Storia, Geografia, Scienze o Tecnologia e lei continuava a dire che di quelle materie  non c’era nulla, ma mica mi diceva che doveva ripassare tipo 4 interi capitoli per l‘interrogazione di Geografia, etc. e naturalmente non si ricordava quasi nulla delle cose che aveva studiato nei mesi precedenti. Il fatto che poi i prof assegnassero temi o ricerche con pochissimi giorni di preavviso non aiutava molto (specie considerato che Figlia è come me, tende a strafare perché ci tiene tropo a fare bella figura e non ha il dono della sintesi, perciò quando i suoi compagni esauriscono una ricerca in 15 righe o pressappoco, lei ne scrive almeno 50 e via così). A ciò si aggiungano gli impegni extrascolastici, anche quelli abbastanza consistenti , tenuto conto che abbiamo attività extrascolastiche praticamente ogni giorno della settimana. 

  • Stanchezza e pigrizia cronica: anche se avevo (e ancora avrei)  un sacco di cose che volevo scrivere dopo le vacanze, la voglia di sedermi davanti al pc per scrivere interi post, veniva spesso a meno e quando avrei avuto tempo ho preferito dedicarmi ad altro (FB, serie tv vecchie e nuove,  esperimenti culinari, disegni e scarabocchi vari, letture sul mio quasi nuovo Kindle).


Verso fine gennaio, la tensione per la scuola si è allentata, il quadrimestre ormai era finito, ma ancora non avevo voglia di scrivere. Durante le vacanze avevo iniziato a preparare un lungo post sulla serie di regali sbagliati che ho ricevuto da Marito per Natale, ma poi mi sono dovuta interrompere per mancanza di tempo e così questo post lungo e interrotto era diventato un peso che non riuscivo più ad affrontare.

La scorsa settimana ho trovato una nuova scusa per non riprendere in mano il blog, una scusa che a dire il vero sarebbe stato meglio non ci fosse stata. A causa delle piogge insistenti, il quartiere dove abito, insieme ad altre zone della nostra provincia, si è trovato in gran parte sott’acqua. Tutti avevano paura delle piene del Bacchiglione e di alcuni canali secondari, ma alla fine, almeno qui da noi, sono state le canalette interne del quartiere che hanno esondato e hanno allagato intere vie e tantissime abitazioni.

E’ stata una situazione drammatica che meriterebbe un post a sè, perciò non scenderò troppo nei particolari per ora. Posso solo anticiparvi che fortunatamente per quanto ci riguarda ci è andata bene, perché l’acqua è arrivata anche nella mia via, ma dato che la strada è leggermente in pendenza (parliamo di pochissimi centimetri in realtà), il mio condominio alla fine si è salvato, anche se abbiamo tremato, perché dalla terrazza della mia cucina continuavo a tenere d'occhio il giardino di una casa confinante che ora dopo ora si allagava sempre più, con l'acqua che è arrivata a pochissimi metri dal nostro giardino, mentre la via dove si affaccia questa casa, potevo vederla da qui, era letteralmente un fiume in piena, c'erano persino le onde!

La nostra sarebbe stata comunque una situazione meno drammatica rispetto a quella di tanti altri, perché noi abitiamo ad un quasi secondo piano, quindi l’acqua non avrebbe potuto raggiungerci nell'appartamento dove viviamo, ma abbiamo comunque il garage seminterrato e nelle ore più critiche ho dovuto portare in casa un sacco di roba nel tentativo di metterla al riparo. Tutta non potevo portarla su, ma ho cercato almeno di mettere in salvo le cose più importanti.

Ho dovuto mettere la roba un po’ in soggiorno e un po’ in mansarda, perché non avevo altri posti, e per la cronaca è ancora lì, perché continuo a guardare le previsioni e c’è sempre prevista pioggia, pioggia, tantissima pioggia, con qualche pausa ogni tanto, ma ieri per esempio è venuta giù a catinelle per tutto il giorno, e sinceramente ho ancora un po’ di preoccupazione, e così non so che fare, se riportarla giù o aspettare ancora … e come ho detto, a me è andata bene, ma nel resto del quartiere è stato un disastro quasi ovunque. E non parliamo di altre zone che sono state colpite ancora più duramente, come ad esempio Battaglia Terme o Montegrotto.

Stamattina finalmente ha smesso di piovere e domani dovrebbe essere bello. Le prossime piogge sono previste per il weekend, ma sembra che si tratti di precipitazioni più lievi. Se le cose continueranno così, chissà che non prenda coraggio e non mi decida a riportare giù tutta la roba che ho ammucchiato in casa. Nel frattempo, spero di trovare tempo e ispirazione per nuovi post.

"Pezzi" di una scrivania ... quella di Figlia, oggi






Nessun commento:

Posta un commento